Tra le tante storie di Business che mi è capitato di raccontare successi di ogni realtà aziendale, italiane e internazionale, di qualsiasi settore commerciale. Oggi, in questo articolo, racconto un successo tutto italiano del settore moda e ciò mi inorgoglisce molto. Più volte ho ammesso, con estremo piacere e soddisfazione che l’artigianato italiano, è il più richiesto e desiderato al mondo, ce lo fanno capire i dati delle richieste che ogni giorno, i nostri artigiani ricevono. Ci sono state aziende che negli anni si sono espanse realizzando produzioni importanti, con store e punti vendita, siti prima in Italia e poi nel resto del mondo, raggiungendo numeri importanti ma senza mai perdere l’impronta italiana.
E’ così che è avvenuto per la storica famiglia Rossetti appartenenti al settore calzaturificio italiano. La loro storia inizia nel 1945 quando Renzo Rossetti apre la sua attività di calzolaio a Parabiago. Renzo all’epoca produceva artigianalmente calzature sportive, in vendita presso il negozio “Brigatti” di Milano. Negli anni successivi produce calzature per i ciclisti della Atala Sport di Padova, fino a quando all’inizio degli anni cinquanta nasce, insieme al fratello Renato, l’azienda Fratelli Rossetti S.p.A. e convertono la loro produzione in scarpe classiche; dal 1954 al 1957 fissano il loro obiettivo sulle ballerine da donna e scarpe semplici da uomo.
FRATELLI ROSSETTI
Negli anni sessanta la Fratelli Rossetti comincia un periodo di collaborazione con artigiani calzolai; a partire dal 1961 inizia la produzione di mocassini da uomo, nei quali introducono i “fiocchetti” che per primi importano negli Stati Uniti d’America, il mocassino estivo morbido “Yacht” e le scarpe in technicolor. Verso la fine del decennio Renzo sposta la sede della sua azienda nell’attuale stabilimento in via Cantù.
Nel decennio successivo si producono le prime scarpe da donna. Nel 1979 l’incontro avvenuto a New York tra Renzo Rossetti e la coppia di coniugi designer Massimo e Lella Vignelli, sancisce la nascita del logo dell’azienda. Negli anni ottanta fanno il loro ingresso nell’azienda i tre figli di Renzo, cioè Diego, Luca e Dario Rossetti, che in seguito ricopriranno vari incarichi di responsabilità.
Circa dieci anni dopo nasce la linea “Flexa“, scarpe casual da uomo. Nel 2003 per i primi cinquant’anni di vita dell’azienda, viene emesso un francobollo dalle Poste italiane. Nello stesso anno viene concluso il processo di restyling dell’azienda, iniziato alla fine degli anni Novanta, con la riapertura della boutique a Milano in via Monte Napoleone in aggiunta a quelle di New York e Londra ed una anche a Beirut.
Dopo questo viaggio nella fantastica storia della Fratelli Rossetti, torno ai giorni nostri per raccontarvi ancora un successo di questa fantastica realtà aziendale e dopo le boutique di Milano, New York, Londra e Beirut lo scorso 21 marzo Fratelli Rossetti ha riaperto le porte della boutique di Roma in via del Babuino 59/A, dopo un intervento di restyling. Per l’occasione si è tenuto un evento giovedì 25 maggio, dalle ore 18 alle 21, con cocktail party e dj set che ha visto la partecipazione, di molti volti noti del mondo dello spettacolo.
Con lo stesso concept dello store romano, dai tratti artigianali e innovativi, il marchio milanese ha inaugurato la nuova boutique di Doha e di Dubai ed è tornato a Firenze con un nuovo flagship store in via Roma 18.
Gli interni delle nuove boutique sono curati dallo studio di architettura Architude, che ha sviluppato il nuovo concept partendo dall’artigianalità e dalla qualità del brand, dalla sartorialità e ricercatezza dei prodotti, dal sapiente uso di accostamenti di materiali differenti e allo stesso tempo unici. In queste due nuove aperture italiane, sono stati utilizzati marmi e pietre locali nel rispetto della sostenibilità, come il marmo verde serpentino per la location di Firenze e il travertino e la breccia pontificia per la boutique romana, mentre il vetro colato è stato ottenuto da vetro riciclato.
Protagonisti i ledwall, che si alternano ad elementi più tradizionali, creando dinamicità e conferendo all’ambiente una leggera stravaganza sempre sofisticata. Gli arredi al centro, trasparenti e leggeri, pongono l’accento sul prodotto e risaltano la pavimentazione, ai cui lati è stato disegnato il motivo “intreccio”, forte richiamo ad una delle tecniche di lavorazione più rappresentative del brand.
Ad accogliere il cliente, sedute in velluto dai toni caldi che poggiano su tappeti in seta e lana.
Eleganza e raffinatezza sono i punti focali di un brand che ama stupire i propri clienti, non solo con prodotti perfetti ed apprezzati ma anche con un accoglienza unica e tipica del brand. Ancora un successo, questa volta nella capitale d’Italia che si accoda agli altri nel mondo e che porta alta la bandiera dell’artigianato italiano, nel mondo, raccontata felicemente dalla nostra area Digital PR.