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Addio a Luca Giurato: una vita tra giornalismo e risate

Luca Giurato

Oggi, 11 settembre 2024, ci ha lasciati Luca Giurato, storico giornalista e conduttore televisivo, all’età di 84 anni. La notizia della sua scomparsa, avvenuta per un infarto fulminante mentre era in vacanza a Santa Marinella, ha subito suscitato profondo cordoglio nel mondo del giornalismo e dello spettacolo italiano. Sua moglie, Daniela Vergara, ha confermato che stavano trascorrendo l’ultimo scorcio d’estate insieme, ignari del tragico epilogo.

Gli esordi e la carriera giornalistica

Luca Giurato ha iniziato la sua carriera nel 1965, entrando a pieno titolo nel mondo del giornalismo come cronista per Paese Sera. Successivamente, ha lavorato per importanti testate come La Stampa e ha assunto incarichi di grande responsabilità in Rai, dove è stato direttore del Giornale Radio Rai e vicedirettore del TG1 fino al 1990. Ma è nel 1992 che Giurato fa il grande salto dalla carta stampata alla televisione, diventando un volto popolare per il grande pubblico italiano​

La sua prima apparizione televisiva fu nel programma A tutta stampa, all’interno del TgUno Notte. Da lì in poi, la sua carriera televisiva decollò, e Luca divenne uno dei conduttori più amati di programmi come Domenica In e Unomattina. Al fianco di colleghe come Antonella Clerici, Mara Venier e Livia Azzariti, ha contribuito a rendere questi show dei successi duraturi, entrando ogni giorno nelle case degli italiani con il suo stile inconfondibile​

Unomattina e il successo televisivo

Il suo ruolo di conduttore a Unomattina lo rese una presenza costante nel risveglio degli italiani dal 1994 al 2008. Le sue collaborazioni con colleghi di rilievo, come la Clerici, hanno regalato al pubblico momenti di leggerezza e spensieratezza. Giurato, con la sua simpatia innata e l’approccio informale, riusciva a trattare argomenti di cronaca e attualità con un tocco personale che lo distingueva.

Ma non era solo un volto istituzionale della Rai. Luca Giurato aveva la capacità di ridere di sé stesso, una qualità rara nel mondo della televisione. Proprio per questo è diventato protagonista di innumerevoli parodie a Mai dire gol e Striscia la Notizia. Chi non ricorda la rubrica “Ci avrei Giurato” o le celebri gaffe linguistiche come “A pra foco” (al posto di “A fra poco”)? Anziché infastidirsi, Giurato ne rideva, ammettendo persino che alcune delle sue gaffe erano spontanee, mentre altre volte ci “marciava”, divertito dal successo che avevano tra il pubblico

L’ironia e le gaffe: una firma indelebile

Le sue gaffe non erano semplici lapsus, erano diventate parte del suo personaggio pubblico. E forse è proprio questo che lo ha reso così amato: la sua umanità. In un’epoca in cui la televisione richiedeva rigore e precisione, Giurato era un’anomalia meravigliosa, un professionista che sapeva essere anche uno showman senza volerlo troppo. Dal “buongiollo” al pubblico femminile e maschile fino alle esilaranti cadute in diretta, ogni errore era accolto con affetto dagli spettatori.

Tanto che le sue gaffe divennero una parte integrante della televisione italiana degli anni ‘90 e 2000. Come dimenticare il famoso ballo con Mara Venier, che finì con una caduta e una rottura del ginocchio della collega? Un episodio tragicomico che entrò nella memoria collettiva e che Venier oggi ricorda con affetto, definendo Giurato “un grande amico”​Il Fatto Quotidiano –

 

Un’eredità di comunicazione e leggerezza

Luca Giurato non era solo un conduttore, ma un vero e proprio interprete del concetto di comunicazione. Anche quando inciampava nelle parole, riusciva a mantenere intatta la sua capacità di arrivare al pubblico. E forse proprio questa sua vulnerabilità lo ha reso così vicino a noi tutti. Era l’antitesi della formalità, il volto familiare che ci faceva sentire a casa ogni mattina. Con le sue battute e gli errori in diretta, ci ha insegnato che anche la comunicazione più imperfetta può essere efficace se è autentica.

Un ricordo indelebile

Oggi il mondo del giornalismo e dello spettacolo italiano si stringe attorno alla famiglia di Luca Giurato. Il cordoglio è unanime: da Antonella Clerici a Mara Venier, tutti hanno voluto ricordare il loro caro collega e amico con affetto. Il direttore generale della Rai, Giampaolo Rossi, ha definito Giurato “un patrimonio prezioso del servizio pubblico”, sottolineando la sua capacità di entrare nelle case degli italiani “come uno di famiglia”.

Noi di Communication & PR, che conosciamo bene il valore della comunicazione efficace, ci uniamo al dolore della famiglia e celebriamo l’eredità di Luca Giurato. Un esempio di come si possa comunicare anche attraverso la leggerezza, senza mai perdere di vista l’importanza di essere autentici.

 

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